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Si comincia per raccontare la propria moto, poi si continua con quelle dello stesso modello, poi con le più belle di quel tipo, poi le più sfiziose... E via via le altre che ci piacciono... Un giorno sul blog compare una quattro ruote... E finalmente (eresia!) anche uno scooter. Ebbene è dunque questa la sorte di ogni blog a tema? Diventare generalista? Vendere la primogenitura per un piatto di lenticchie?


Spero proprio di no. Almeno per il mio. Almeno per il mio gusto. Perché questa che sembra una Lambretta male imitata è invece una autentica e ormai rara Zundapp "R50" d'epoca, di un bel color champagne e con tanto di scarico a sigaro, ritratto per una via trendy di Amsterdam dove, pur tentando di emulare Ben Part, non sono riuscito a beccare nemmeno una cafè racer... Anzi, di moto, ne ho viste proprio poche.


Mi consolo allora con questa mia piccola scoperta, in un posto che mi è piaciuto da morire, dove le moto e, soprattutto le auto, hanno lasciato il posto a un universo di biciclette, di cui nove su dieci senza freni né marce (niente cambio Shimano grazie a Dio): dove la Vespa Piaggio (quella nuova ha spopolato) ha un successo della Madonna, si guida senza casco e corre sulle piste ciclabili (con rispetto dei colleghi a trazione muscolare)...


La verità? Le moto non le ho nemmeno cercate. Perché mi muovevo bene così, a piedi. E, alla fine, forse, ho scoperto anche a cosa potrebbero essersi ispirati per il marchio quei geniacci parigini di Blitz... 

3 comments:

  1. Ciao,
    mi spiace doverti correggere ma lo scooter rappresentato in fotografia non è una "Bella",ma una Zündapp R50,prodotta dal 1964 al 1984 e in Germania tutt' altro che rara .
    saluti
    Roberto

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  2. Buono a sapersi!
    In effetti, bazzico poco la Germania e, da anni, ancor meno gli scooter. Nella stessa Amsterdam, la gente si fermava a osservarla come un pezzo raro.

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  3. Dimenticavo. Avendo approfondito, trovo più "bella" questa R50 il cui appeal era forse dovuto al piacevole contesto e al buono stato di conservazione, che non la vera "Bella" che -a guardarla in foto- mi sembra invece, anche tenuto conto delle tendenze di design dell'epoca, alquanto "brutta".
    Per il futuro sarò più accorto nel riportare info recuperate on the road.
    Bytheway...
    Benvenuto all'Inazuma Cafè.

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